Tutti conosciamo Madame Bovary, la sua figura, i suoi tormenti, lo scandalo che creò all’epoca il romanzo di Gustave Flaubert. E nonostante questo, o più probabilmente anche grazie a questo, Madame Bovary, nella trasposizione di Letizia Russo e con la regia di Andrea Baracco, è un ottimo spettacolo. Fedele, completo, nulla della storia è tralasciato. La figura di Emma è forte, netta, determinata, spesso irosa e collerica. Forse questo è l’unico appunto che possiamo fare alla giovane ed assolutamente talentuosa Lucia Lavia, di aver cioè talvolta calcato un po’ la mano sulle reazioni forti di Emma Bovary. A parte ciò non solo nulla da eccepire ma anzi tanto da apprezzare, dagli attori tutti (in particolare Lino Musella nei panni del marito Charles) alla realizzazione, con un paio di scene di sicuro impatto (quali il ballo di una serata di gala a cui partecipano i coniugi Bovary). Così come la figura della figlia Berthe, muto ma vivo e tenace manichino umano, rappresenta completamente il vuoto intorno e dentro la protagonista. Fino al 6 marzo al teatro Piccolo Eliseo di Roma.

Madame Bovary

Lascia un commento