Perfect day ci riporta nella guerra a metà degli novanta durante la guerra dei Balcani. Siamo con 3 operatori umanitari, a cui se ne aggiunge poi una quarta, capitanati da Benicio Del Toro e aiutati dal loro interprete, sperduti nelle montagne più impervie e profonde della Bosnia, vincolati dalle regole dei caschi blu, con poca attrezzatura, tanto impegno ma anche un modo di lavorare sui generis. Un film quasi on the road, divertente, vivace, intelligente. Una colonna sonora rock azzeccata, in linea con i personaggi ed il ritmo mai lento e sempre incalzante. Una storia di base tanto semplice quanto mai banale (la ricerca di una corda) che piano piano si allarga mostrandoci scorci di una società in guerra (quella vera). I dolori, i drammi, l’assurdità e le ingiustizie della guerra (mai così vicina a noi e cosi poco sentita e già dimenticata) traspaiono infatti potenti nel film di Fernando León de Aranoa, creando quella sensazione di assurdo che rimane perfetta ed immutabile per tutto il film.

perfect day

 

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